Bartleby lo scrivano

Commedia teatrale presentata dalla compagnia "Rumori fuori scena" in occasione del suo 10° anniversario.
Il narratore è il titolare di uno studio legale di Wall Street a New York. 
Egli ha tre dipendenti: Turkey, Nippers e Ginger Nut e con l'ampliarsi dell'attività decide di assumere un terzo scrivano. Risponde all'annuncio Bartleby che si presenta in ufficio come una figura "pallidamente linda, penosamente decorosa, irrimediabilmente squallida!".
In principio Bartleby esegue diligentemente il lavoro di copista, ma si rifiuta di svolgere altri compiti sconcertando tutti con la risposta: "Preferirei di no!".
Più tardi smette di lavorare del tutto, fornendo come unica spiegazione la medesima frase.
Il narratore, combattuto tra la pietà e l'esasperazione, scopre che Bartleby non ha nè casa, nè amici, e vive nello studio. Non avendo il coraggio di licenziarlo, ma irritato dalla sua "signorile nonchalance cadaverica", cerca di persuaderlo a riprendere il lavoro, o almeno, a fornire spiegazioni.
Bartleby continua a ripetere il suo mantra alché il narratore si vede costretto a licenziarlo.
L'ormai ex impiegato finirà poi per essere arrestato per vagabondaggio e quando il narratore si reca a fargli visita alla prigione di New York, Bartleby lo accoglie con: "Lo conosco, e non ho nulla da dirle".
Egli cerca di confortarlo, dando del denaro al vivandiere perchè gli offra dei pasti migliori.
Ciononostante Bartleby "preferisce" non mangiare, e si lascia morire di inedia.




















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